giovedì 17 aprile 2008

Il pranzo in ufficio


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Da qualche tempo, cambiando mansioni in azienda, mi ritrovo a stare parecchio tempo in ufficio e quindi a dover pranzare in zona Fiera.
Prima le cose erano molto variabili, un progetto a Milano, un progetto a Roma, una scappata a Trieste ... insomma si mangiava a pranzo dove capitava. Il problema vero nasce quando sei fisso in un posto. Abbiamo provato tutti i bar, tutte le trattorie, tutte i chioschetti della zona ... ed è un dramma.
Ho condotto i colleghi in giro per le zone limitrofe alla ricerca di un posto decente ... pensate che il posto migliore in cui andavamo era detto "il Lurido"!

Alla fine fuori si mangia troppo male e si spende uno sproposito. Io vorrei capire come un panino + bibita possa arrivare a costare 6 o 7 euro. Ma siamo fuori dal mondo!
Non parliamo poi della qualità infame delle cucine dei bar ... ho visto delle paste non paragonabili nemmeno alle "... navi da combattimento in fiamme al largo dei bastioni di Orione ..."

A questo punto ho detto: "basta!" ... e ci siamo convertiti ad una delle cose che più mi fanno tristezza ... mangiare in ufficio !! arghhhh.

Ci siamo dotati inizialmente di due piastre per scaldare i panini ... poi stufo di ingurgitare solo prosciutto giorno dopo giorno, ho deciso una settimana fa, con abile e furtiva mossa, di comprare un forno a micronde (un'altra delle cose che mi fanno più tristezza, e vabeh). A sto punto inizia l'odissea serale a casa per capire cosa mangiare il giorno dopo in ufficio ... Chiara inizia ad elencarmi una serie
di piatti che regolarmente rinnego !

Ma il Grassi, che è furbo come una faina, ha pensato di intenerire la mamma Luisa (al cuor di mamma si può sempre fare affidamento) facendosi preparare una teglia di lasagne alla Bolognese (fantastiche), regolarmente suddivisa in monoporzioni e prontamente congelate (e tre ! ecco la terza cosa che mi fa più tristezza, mangiare un piatto congelato), prenotando per settimana successiva una pentola di coniglio al Marsala con olive nere.

Grande! Ora cercate di immaginarvi il Grassi che verso le 12.30 si avvicina quatto quatto alla sala riunione Michelangelo (ora prontamente ribattezzata Sala Mensa) con sottobraccio la sua monoporzione di lasagne alla bolognese congelata ed al simpatico profumo di unto che si sparge per tutto l'ufficio una volta scaldata!! E' da settimana scorsa che rido come un matto !

Comunque il fatto principale è che ho ceduto su tre pilastri fin qui retti magnificamente : non mangiare in ufficio, non usare il forno a micronde , mangiare il meno possibili cibi congelati!

Sto proprio invecchiando !

3 commenti:

Unknown ha detto...

Ma tu che sei furbo come una faina ..., non avresti potuto armarti di fornelletto elettrico? Il frigo c'è già.
Ti vedrei bene armeggiare ai fornelli prima della pausa pranzo e il capo che ti chiede di qualche progetto mentre cucini.

Anonimo ha detto...

Caro Massimiliano,

anch'io mangio spesso in ufficio, e devo dire che è abbastanza triste... ma dopo aver trovato queste "posate da ufficio" la mia vita è cambiata:

http://www.resistenzaumana.it/pillole/vignette/posate-da-ufficio/

Trangugio ancora cibi congelati ma almeno adesso lo faccio col sorriso ;)

Angelo.

Massi ha detto...

ah ah

Fortissime !

Grazie per il sorriso che ci hai regalato con questa segnalazione !