martedì 17 aprile 2012

Startuppo o non startuppo? Non startuppo (per questa volta ...)

Omino oppure uomo
Ho ragionato a lungo se scrivere questo post o meno.
Alla fine mi sono convinto di farlo pensando che se questa lettura potra' essere utile in qualche modo anche solo ad una persona (che non sia solo il sottoscritto) allora è la cosa giusta da fare.

Ma sto divagando.


Il fatto importante e' che qualche mese fa ho voluto dedicare parte del poco tempo libero a mia disposizione per mettere nero su bianco un paio di idee legate al mondo internettaro che mi frullavano per la testa.
La finalità, mica tanto campata in aria, era quella di capire se lanciare una startup su quelle idee.

Per prima cosa ho razionalizzato il corpo delle idee e poi ho stilato una bozza di business plan.

A questo punto la faccenda si e' complicata.

I numeri erano difficili da interpretare (ed a volte, troppo spesso per i miei gusti, difficili anche da definire) ed i punti aperti da sviscerare erano fin troppo numerosi.

Nello stesso periodo venivano lanciate un paio di iniziative di supporto agli aspiranti imprenditori molto interessanti: lo startup boosting del
Ho colto la palla al balzo ed ho sfruttato la traccia della risposta ai loro bandi per limare ancora i punti aperti e poi ho finalmente deciso di rispondere ad entrambi.

Risultato ?

Allo startup boosting sono entrato nella short list dei finalisti mentre per Assolombarda sono rientrato nei primi 8 in graduatoria per poi, grazie a qualche rinuncia di quelli meglio piazzati di me, entrare nel novero dei 5 vincitori.

La discussione dell'idea di business al Politecnico con il professor Rangone e' stata molto interessante. Naturalmente, molti dei punti aperti o sospesi che avevo individuato, sono stati vivisezionati ed evidenziati dal team del Poli. Stesso discorso per alcuni temi ancora
non oggetto di una riflessione sufficientemente matura e che nel modulo di risposta al concorso avevo lasciato consapevolmente appesi. La discussione quindi non ha portato ad un risultato soddisfacente: bocciato !

L'iniziativa di Assolombarda, invece, mi vedeva vincitore di una serie di incentivi alla creazione / lancio di una startup:
- supporto contabile nel primo anno di vita ;
- assistenza di un notaio convezionato per la stesura e definizione
dello statuto e delle pratiche di avvio dell'impresa;
- 1 anno gratis di iscrizione ad Assolombarda;
- uno spazio nell'incubatore Bic La Fucina di Sesto San Giovanni.

Beh, quindi ?

Perche' non ho fatto il salto ed aperto una nuova azienda per concretizzare l'idea ?

Non e' semplice rispondere. Prima di tutto penso che il fattore eta' / famiglia sia stato il motivo principale. Non ci sono dubbi, chi non ha una famiglia / casa / figli etc... puo' permettersi di tenere in considerazione rischi di impresa maggiori. Nel mio caso i punti oscuri
dell'idea di business che non sono riuscito a chiarire rappresentavano e rappresentano un rischio troppo elevato (per lo meno nella mia percezione).
Il premio di Assolombarda non consiste in finanziamenti veri e propri ma in attivita' gratuite e necessarie all'avvio di nuove imprese. Una sorta di facilitatore e tutor per muovere i primi passi. Nel mio caso pero' la mancanza di investimenti diretti e' stato un secondo fattore negativo.
Ho sondato il terreno dei miei contatti più prossimi ma non sono riuscito a sciogliere in tempi ragionevoli nemmeno questo nodo.

Ho sorriso (amaro) su qualche conversazione con possibili investitori. Discussioni del tipo, "ma dopo 3 mesi andiamo in utile, vero ?" ... "3 mesi ?" rispondevo io ... "ah meglio 6 mesi ?" ribattevano ... ed io "no ecco, la bozza del business plan in realtà indica almeno a partire dal secondo anno" ...
Al di là del costume, questo mio mini giro di ricerca di finanziamenti mi trova d'accordo su qualche commento letto in giro della rete per cui in Italia ancora serpeggia la filosofia che investire in startup debba avere un ritorno quasi immediato e non invece un accompagnare l'aspirante investitore in un processo di crescita e costruzione del miglior modello di business possibile.
Ad esempio un po' lo si legge tra le righe del bel post di Massimo Scarpis di Corso12

Un altro elemento su cui mi sono soffermato a ragionare e' quanto poco social 2.0 io sia. Di questi tempi riuscire a partecipare attivamente alle varie iniziative che fioriscono sui vari forum e gruppi sui SN mi sembra una strada fondamentale per incontrare e conoscere le varie anime dell'internet nostrano. Far questo implica investire parecchie energie. Sinceramente molte volte mi sono trovato davanti alla scelta di partecipare a qualcuno di questi eventi oppure stare in famiglia. Ed ho preferito la seconda.

Insomma anche se per questo giro non ho vinto la bambolina non mollo. Il futuro e' sempre tutto da scrivere.

Foto by ervortice