venerdì 23 maggio 2008

Una webmail per mio figlio ?


Leggo questa interessante lettera di due genitori indirizzata alla scuola del proprio figlio che per spiegare il funzionamento della posta elettronica ha registrato gli alunni al servizio di webmail di libero.it.

L'idea di base è buona, l'applicazione invece non condivisibile. Perchè scegliere un servizio commerciale che chiaramente utilizza i dati personali per veicolare le proprie offerte commerciali ?

L'utilizzo di un servizio come quello di libero implica l'accettazione delle modalità di funzionamento e del trattamento dei dati personali. In questo caso chi li ha accettati al posto del minore ? la scuola ? può farlo ... non penso. Penso anzi che sia illegale.

Allora quale soluzione è corretto applicare ? La soluzione più difficile è quella per cui ogni scuola (o solamente quelle interessanti) acquisisce un dominio con relativo servizio di mailing. Con i problemi di costi e di gestione del caso. Una seconda soluzione può essere quella di utilizzare i servizi esistenti per il Ministero della Pubblica Istruzione. Sicuramente loro hanno in piedi una struttura IT capace di organizzare la cosa.

Una terza via è quella adottata dal Comune di Milano (che è a me non piace). Un accordo esclusivo con un provider (in questo caso Microsoft) ed un sistema di iscrizione rigido. Nel caso specifico i genitori dovrebbero comunque dare preventivamente il loro consenso.

Per ora Lorenzo Augusto è chiaramente ancora troppo piccolo ma ad oggi la mia idea è quella di registrare un dominio personale e di gestire lì la mail personale del mi figliolo !


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