sabato 13 febbraio 2010

martedì 9 febbraio 2010

Zopa.it : i nomi dei ritardatari sono ora di pubblico dominio

La nuova Zopa è ancora ferma ai box in attesa di definire la nuova struttura societaria ed i nuovi meccanismi operativi.

Nel frattempo ad inizio anno sono stati pubblicati i dati relativi alla limitata operatività del 2009 (qui i dati). Tra cui spicca la percentuale dei ritardatari (cioè chi non ripaga le rate) per il suo valore molto basso : 3,8%

Ieri 8 febbraio compare un ulteriore post che contiene la statistiche di gennaio (qui il post) e sorpresa sorpresa un file excel con la situazione dei ritardatari.

Troviamo il nickname, il sesso, l'età , l'ammontare del prestito , l'importo ripagato e quello in ritardo. Quindi la situazione della pratica.

Lo stesso post viene naturalmente ripreso dalla pagina di facebook di Zopa da cui è possibile scaricare lo stesso file.

Non ho idea se questi possono essere considerati dati sensibili o meno , e quindi ricadere in una gestione della privacy più accurata, ma di sicuro c'è che Zopa ha una area privata protetta da password per gli utenti del sistema.

A mio avviso sarebbe stato il luogo corretto a contenere questo tipo di informazione.

Non vi sembra ?

venerdì 5 febbraio 2010

Atmosfera da Natale


Atmosfera da Natale
Originally uploaded by ervortice

A me la neve piace, pero' si sta un po' esagerando ... Sembra Natale e siamo a febbraio ...

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giovedì 4 febbraio 2010

Oracle opn days Milano


Oracle opn days Milano
Originally uploaded by ervortice

Mattinata all'evento di Oracle per i partner.

Tanta bella gente alla che cerca di capire la linea strategica di mamma Oracle.

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martedì 2 febbraio 2010

McItaly sempre e solo polemiche

Non mi stupisco più di tanto di tutte le polemiche e le diatribe a fronte del lancio del panino e di un menù di McDonalds, McItaly, patrocinato (gratuitamente da quello che ho capito) dal Ministero delle Poltiche Agricole e Forestali di Luca Zaia.

Non mi stupisco ma mi irrito.

Andiamo con ordine.

Il ministero e McDonalds propongono questo panino i cui ingredienti sono tutti Made in Italy , cito dal sito di Zaia si tratta di panini e insalate preparati con il 100% di prodotti italiani: carne nazionale, olio extravergine di oliva, Asiago Dop, Bresaola della Valtellina Igp, pancetta della Val Venosta, grano saraceno, cipolle di Tropea e carciofi romani.

Apriti cielo.

Dissapore il 28 gennaio affibia al ministro l'etichetta di ministro ridicolo, mentre qualche ora
dopo il Guardian nel blog di un critico culinario riprende e critica duramente l'operazione.

Da lì in poi ci sono una serie di post ed articoli che spaziano dalla presa in giro alla sintesi matematica dell'operazione (come qui) .

Parliamoci chiaro, chi mi conosce lo sa, io da McDonalds ci vado volentieri. E già avevo apprezzato l'introduzione del Parmiggiano Reggiano avvenuta qualche mesetto fa.

L'arrivo di una nuova offerta marchiata con il made in italy, anche se temporanea, ed accompagnata da una grande campagna pubblicitaria penso che possa solo portare effetti positivi:
- far conoscere alcuni prodotti che gli avventori tipo di Mc potrebbero non conoscere;
- dare un minimo di respiro ai produttori coinvolti;
- il patrocinio del Ministero sicuramente avrà accentuato l'effetto della campagna (anche in modi negativi a fronte delle reazioni di cui prima).

Si può prendere in giro il ministro che morde il panino ? si certo perchè no.

Si può dire che sembra solo una grande operazione di marketing ? certo.

Ma magari si può anche riflettere su come queste iniziative possono essere veramente un volano per i nostri produttori, magari quelli piccoli che lottano tutti i giorni contro i gironi infernali della grande distribuzione.

Perchè solo McDonalds ci prova ? perchè non pensare di innalzare la qualità (o anche solo controllare !) del cibo che mangiamo tutti i giorni al bar di mezzogiorno e sponsorizzare che so' mille BarItaly in cui si certifica che gli ingredienti sono made in italy se non proprio locali ?

E' inutile che si vada per il sottile, iniziative come Slow Food oppure i corner food Eataly o QuantoBasta non sono per tutti.
In media sono iniziative (molte belle tra l'altro) che hanno come target una classe medio alta, con una buona disponibilità di denaro. L'iniziativa McItaly spara in basso ed intercetta una clientela che sta molto attenta alla spesa.

Proviamo a farne di più di queste iniziative e magari facciamo scendere dal piedistallo molti di questi critici. Sarebbe già una bella vittoria.

P.s. Poi mi sa che sto McItaly non l'asseggerò neanche ... la crema di carciofi non mi piace !


Phoyo by barisione