lunedì 8 settembre 2008

Videonoleggio: quale futuro ?



Photo by Lucias_clay

Leggevo all'interno dell'intervista con il Presidente di Univideo Davide Rossi su SpotAndWeb un paio di notizie curiose.

La prima è che la stabilità del fatturato del settore evidenzia una situazione tutto sommato positiva.
I consumi sono in calo generalizzato e il mantenere le posizioni è positivo. Vero.
Sono confidenti che il passaggio dal DVD al Blue Ray sarà indolore e radido.
E su questo ho qualche dubbio, invece.

Un passo dell'intervista apre un dibattito interessante: "Abbiamo, però, avuto la conferma di un dato molto preoccupante: il tracollo del noleggio con un – 19,9%".

Ragionandoci in effetti trovo il concetto di videonoleggio tradizionale sempre più difficile da portare avanti.
Mi ricordo come già il noleggio abbia attraversato periodi di evoluzione (o involuzione) in questi annni.
Negli anni '80 e '90 si andava alla videoteca sotto casa dove si entrava in confidenza con il proprietario e spesso oltre al giro ufficiale delle videocassette c'era un secondo giro di video pirati con i film in sala, trafugati sotto banco nei sacchetti della frutta !
Poi è stata l'epoca dei Blockbusters (il noleggio di massa) con una offerta strabordante ma con la simpatia (e spesso professionalità) delle Poste Italiane.
Ora molti blockbusters chiudono e aprono i chioschi con i distributori automatici di DVD. Mentre i consumi crollano.

A dire il vero non è la modalità di fruizione del servizio ad essere inefficace ma lo strumento in sè.
Oggi se voglio vedere un film prima di andare a noleggiarlo in un negozio posso:
1) vedere se lo fanno sulle tv a pagamento (Sky, Mediaset Premium);
2) vedere se lo vendono in edicola allegato a qualche rivista per una manciata di euro
3) scaricarlo da internet o chiedere al collega smanettone se ce lo ha già.

Insomma ho già tre alternative più comode ed immediate ...

Siamo al giro di boa del videonoleggio, è giunto il tempo di innovare e cambiare radicalmente il concetto del video noleggio.



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