Finalmente una domenica autunnale di fine maggio torniamo a pranzare in un ristorante con il nostro Lorenzo Augusto di un anno e la compagnia dei nonni.
(“Finalmente” perché è da poco che il piccolo Attila ha iniziato a mangiare qualcosa di commestibile che non siano papponi vari a base di creme ed omogeneizzati!).
Il locale, “La Gerla” che si trova in zona Sempione, è un ristorante raccolto di una cinquantina di coperti con cucina di impostazione toscana, benché i proprietari siano di origine sardi. Appena entrati nell’unica sala dove i tavoli sono piuttosto
vicini e apparecchiati in modo tradizionale (tovaglie di tessuto pesante e color rosa), veniamo fatti accomodare, ma sfortunatamente o forse no, non è possibile fissare al tavolo il seggiolino per Lorenzo, così ci sistemiamo nella veranda esterna con una ventina di posti dove siamo sicuramente più comodi e freschi.
Inizia a piovere, ma la copertura ci ripara dalla pioggerellina .
Arriva il figlio del proprietario (che al contrario di suo padre è cordiale ed accogliente) a prendere le ordinazioni: visto che i miei suoceri conoscono bene il posto, mi consigliano le seppioline alla griglia come antipasto e tagliata di chianina con patate arrosto di secondo. Non posso che accettare…
Mio marito invece, al posto del pesce, ordina le penne al giuggiolone, una pasta ben amalgamata con pomodoro a pezzi e credo un filo di panna, aglio, peperoncino ed una spolverata di prezzemolo…praticamente un valido metodo per tenere alla larga la moglie e i vampiri per almeno una settimana!
Dice che la pasta è veramente gustosa …sarà, ma io ne sento le conseguenze ancora adesso …
Le mie seppioline sono morbide e si mangiano volentieri.
Pure la carne, piuttosto al sangue ed accompagnata da delle croccanti patate al forno, è davvero saporita e tenera.
Anche Lorenzo, dopo essersi sbafato una paillard ai ferri, due pacchetti di grissini e un pezzo di carta da musica, si gusta beato i pezzettini più cotti della chianina mentre sorride ai nonni e furbetto butta per terra tutti gli oggetti che gli capitano sotto mano.
Per gustarci meglio le pietanze ci scoliamo una bottiglia di Spumante ed un Morellino di Scansano (abbastanza giovane ma buono) con la carne.
Come dessert prendiamo un affogato al caffè, due ottime creme caramel ed un buon tiramisù, tutti e tre della casa (gli altri dolci, ahimè, sono di fattura industriale…).
Caffè e conto, per un totale di … Top Secret ... paga il nonno. Di solito si paga sui 35,00 – 40,00 euro a persona.
Beh,come “rientro in società” non mi posso lamentare: piatti semplici ma dai sapori decisi e ben eseguiti, locale senza grandi pretese ma con una gradevole veranda dove le cene estive, in cui l’afa dorme ancora, sono particolarmente piacevoli.
Trattoria La Gerla
Via Ferruccio Francesco, 16
20145 Milano (MI)